con il post di oggi interrompo momentaneamente il flusso dei ricordi e ti parlo della "Fashion Victim", d'ora in poi FV.
Si tratta di una mia ex collega, insieme abbiamo lavorato in un'azienda di abbigliamento per diversi anni. Tra i suoi compiti c'era quello di presentare il campionario ai clienti, cosa che faceva in modo assolutamente originale, inventandosi termini mai sentiti e descrivendo i capi con molti vezzeggiativi, tipo il jeans con le taschine laterali, la t - shirt con il collino a barca, la gonnellina abbinata alla t- shirtina e simili. Ma l'invenzione più bella, che non so se apparteneva a lei o alla collega con cui si alternava, è il colore Grigio Palestra, con cui si intendeva il colore grigio chiaro che spesso caratterizza le tute di cotone che si usano per fare attività sportiva. Non so se se ne sono mai accorte, ma questa del grigio palestra era una trovata geniale, perchè rendeva esattamente l'idea della sfumatura di colore. Tra l'altro un ottimo esempio di metafora.
Insomma la FV era una presenza fondamentale nell'azienda, un'ottima lavoratrice sulla quale i clienti facevano molto affidamento oltretutto una persona piacevole con cui si lavorava bene.
Ma cosa le è successo di così particolare per cui è necessario che io te la segnali? Semplicemente ha aperto un blog sulla moda. Ora niente di male, i suoi propositi sono ottimi in quanto dichiara che la moda è la sua passione e che vorrebbe fare la consulente d'immagine.
Purtroppo però c' è un grosso problema di fondo che riguarda la sua credibilità, a cui sono legati altri che ti elenco di seguito, e che ho sintentizzato dopo un'attenta analisi durata giorni:
Piccola premessa: i suoi post si dividono in due categorie
- quelli personali, di vita vissuta, con foto di lei al mare, in discoteca, intenta a fare shopping etc e sono caratterizzati da un breve commento del tipo "qui mi trovo in questo posto con questa persona per fare questa cosa". Sotto la foto c'è sempre l'indicazione dell' "Outfit" suo o di altri che compaiono.
- quelli "professionali", in cui riporta descrizioni e foto delle collezioni dei "Brand" che le piacciono o che sono particolarmente "fashion".
E qui scatta il primo commento cattivo. Innanzi tutto questi post sono letteralmente copiati, con un'operazione semplice di copia e incolla, dai vari siti che si interessano di moda. Per la precisione c'è un piccolo cappello introduttivo scritto dalla FV e poi di botto parte subito lo scopiazzamento, con una differenza di stile paurosa, e sopratutto con un'abbondanza di termini tecnici che sicuramente sono giusti per il sito da cui provengono, ma che stonano tantissimo all'interno del blog della FV e non appartengono ad una ragazza semplice e con poca esperienza di scrittura quale è la FV. Oltretutto non c'è segno di citazione della fonte da cui si riprendono gli estratti, cosa gravissima che denota mancanza di informazione su come si gestiscono le fonti da cui si attinge.
Seconda osservazione cattiva: nei post, diciamo così, autoprodotti, ci sono svariati errori di grammatica, che fanno letteralmente venire i brividi. Capisco che non tutti hanno fatto studi classici, ma solo ai poeti è concessa la licenza di modificare regole di grammatica ormai stabilite. Io affermo senza paura di essere smentita che chiunque decida di condividere i suoi scritti con altri, abbia l'obbligo di scrivere in Italiano corretto. Per coloro che non sono certi di essere completamente sicuri Riporto a questo proposito uno schema esemplificativo.
Ultima osservazione: il blog della FV si ispira palesemente a quello di Alessia Marcuzzi. Oltre ad una macroscopica differenza, cioè che la Marcuzzi, che ha dichiarato di essere lei in persona a gestire il suo blog, scrive in Italiano corretto, ad un'analisi più approfondita, ci sono molti spunti per riallacciarsi al mio discorso iniziale sulla credibilità del personaggio.
Se ti chiami Alessia Marcuzzi e sei bella, alta, formosa, famosa e ricca, grazie al tuo lavoro hai tante conoscenze che facilitano la tua passione per la moda, ti puoi permettere di tenere un blog credibile e pieno di informazioni utili per chi ha soldi da spendere, per chi non ha soldi da spendere o semplicemente per chi ha voglia di sognare. Di conseguenza sei credibile quando posti la tua partecipazione alla sfilata di Alberta Ferretti ( come potresti non farlo, le sei amica da anni!!), oppure dai consigli sui negozi più trendy di Londra ( dove tra l'altro hai un appartamento e giustamente lo sfrutti), oppure sul tipo di scarpe ballerine o borse che ti piacciono ( che magari costano 200 €, ma non importa perchè chi non se le può permettere, ha comunque la possibilità di sognare).
Se invece ti chiami FV, sei "carina" ma bassa, formosa glielo concedo, ma non sei per niente famosa nè tantomeno ricca, e soprattutto fai un lavoro come chiunque altro, cosa mi posti a fare tutte le tue foto nelle varie occasioni in cui mi scrivi che il tuo "outfit" era di Zara e il "Necklace" del "Mercatino"? Si lo so la tendenza, lanciata soprattutto dalla Marcuzzi e quella di vestirsi low cost, ma nel suo caso è una tendenza, nel tuo una necessità. Purtroppo la credibilità nel caso della FV è pari a zero.
Caro Lettore, il messaggio finale di quest Post alla FV mi viene dal cuore, e non solo dal mio, ma da quello di altri ex colleghi ed amici con i quali mi sono consultata e che fanno affermazioni ben peggiori delle mie. Cara FV ma cosa ti è saltato in testa? Riprenditi la tua vita e la tua professione e rinuncia al blog perchè non sei credibile e purtroppo la gente che ti conosce ti ride dietro. Questo non significa che tu debba rinunciare al tuo sogno, anzi ti auguro che un giorno tu possa diventare famosa come Alessia Marcuzzi, ma per ora mi dispiace sei costretta a rimanere nel tuo piccolo mondo.
Nel+cistail-
Nessun commento:
Posta un commento