Caro Lettore,
Quella sera era un sabato. La ragazza era rientrata il giorno prima dall'estero, interrompendo un soggiorno di studio per svolgere il suo dovere da cittadina ed andare a votare. Oltretutto il comune le aveva pagato il viaggio; oltretutto era necessario che lei votasse perché quel personaggio che si era presentato non le piaceva affatto e lei doveva necessariamente votare contro, per non avere il rimorso di aver contribuito alla sua ascesa. Il suo sforzo fu vano, ma gratis.
Quella sera si fece venire a prendere dal suo fidanzato, che non vedeva da tre mesi, durante i quali lei aveva perso completamente la testa per un suo coinquilino della casa all'estero, e benché il suo sentimento non fosse per niente ricambiato, lei aveva deciso che non poteva far finta di niente e che avrebbe dovuto lasciare il fidanzato.
E così fu! Certo fu una tragedia, a lei dispiaceva moltissimo separarsi dall'uomo che nei quattro anni precedenti era stato il primo, con cui aveva fatto l'amore, con cui era andata in vacanza, che le aveva regalato un anello di fidanzamento, con cui aveva festeggiato San Valentino, insomma colui che l'aveva presa adolescente e trasformata in donna. Ma lei era fatta così, non poteva fingere e doveva far uscire tutto quello che la opprimeva da qualche tempo, così prese tutto il coraggio necessario e lo lasciò.
Non aveva mai visto un uomo piangere, nemmeno ad un funerale. Lui non aveva pianto nemmeno quando era morta sua madre, ma quella sera si disperò e la supplicò di ripensarci. Lei riuscì a non cedere ma stette così male al pensiero di non vederlo più, tanto che due giorni più tardi si trovò a dover festeggiare il suo ventitreesimo compleanno, passando tutta la sera a piangere per la tristezza della situazione e il senso di colpa per ciò che aveva fatto.
Ma nonostante tutto lei sentiva di aver preso la decisione giusta, perché sapeva di non essere ancora pronta per diventare grande a tutti gli effetti e prendersi certe responsabilità sulle spalle. Aveva bisogno di seguire il suo istinto e di sbattere la testa contro il muro di fidanzati che sarebbero venuti dopo di lui, qualcuno l'avrebbe tradita, altri sarebbero stati incompatibili, altri non avrebbero avuto voglia di impegnarsi, e soprattutto di vivere periodi di "singletudine" dove sentirsi libera da ogni legame.
Probabilmente le ci sarebbero voluti anni per capire cosa voleva davvero e si augurava nel momento in cui l'avesse capito, di incontrare l'uomo della sua vita, arrivando addirittura a sposarlo!
Ma questi erano sogni di una giovane donna di 23 anni, che aveva appena preso la prima decisione importante della sua vita.
Certo lui aveva fatto di tutto per farla ricredere. Prima che lei ripartisse per l'estero le aveva consegnato una lettera. Lei l'aveva letta tutta d'un fiato, era una poesia, ed aveva pensato che fosse stupenda perché inquadrava perfettamente la loro situazione del momento, due persone che si erano amate dicendosi sempre che non si sarebbero mai lasciate, e che si incontravano quasi per caso in mezzo alla gente. Era una dichiarazione d'amore forte dove lui ammetteva che il suo sentimento non sarebbe svanito facilmente, e che in un angolo della sua mente lui avrebbe continuato ad amarla ed avrebbe cercato i suoi occhi in quelli delle altre donne. Lei si commosse di come lui avesse saputo sintetizzare la loro storia in poche righe, inserendo dei particolari importanti, le domeniche passate senza far niente, l'anello di brillanti che le aveva regalato, che diceva, avrebbe continuato a brillare ogni volta che lei gli fosse tornata in mente.
Ma il destino non giocò a favore di chi aveva fatto l'ultimo tentativo disperato. Lei pianse per una notte intera e la mattina al risveglio accese la radio e sentì questo.
Certo era la canzone del momento, ma lei non la conosceva in quanto aveva vissuto all'estero nei tre mesi precedenti. Così lui si mise l'anima in pace, sapeva che se fosse stato "sgamato" avrebbe perso tutto in un attimo, e così fu!
Durante il viaggio di ritorno lei, più rilassata, pensò al suo futuro, a quanto le sarebbe mancato quel ragazzo, e al fatto che dopo vent'anni si sarebbe ancora ricordata di lui e del suo goffo tentativo di riconquistarla.
Caro Lettore
Quella sera era un sabato, venti anni fa, sabato 26 marzo 1994, la mia vita era appena cominciata!
a presto
Nel + ci sta il -
Quella sera si fece venire a prendere dal suo fidanzato, che non vedeva da tre mesi, durante i quali lei aveva perso completamente la testa per un suo coinquilino della casa all'estero, e benché il suo sentimento non fosse per niente ricambiato, lei aveva deciso che non poteva far finta di niente e che avrebbe dovuto lasciare il fidanzato.
E così fu! Certo fu una tragedia, a lei dispiaceva moltissimo separarsi dall'uomo che nei quattro anni precedenti era stato il primo, con cui aveva fatto l'amore, con cui era andata in vacanza, che le aveva regalato un anello di fidanzamento, con cui aveva festeggiato San Valentino, insomma colui che l'aveva presa adolescente e trasformata in donna. Ma lei era fatta così, non poteva fingere e doveva far uscire tutto quello che la opprimeva da qualche tempo, così prese tutto il coraggio necessario e lo lasciò.
Non aveva mai visto un uomo piangere, nemmeno ad un funerale. Lui non aveva pianto nemmeno quando era morta sua madre, ma quella sera si disperò e la supplicò di ripensarci. Lei riuscì a non cedere ma stette così male al pensiero di non vederlo più, tanto che due giorni più tardi si trovò a dover festeggiare il suo ventitreesimo compleanno, passando tutta la sera a piangere per la tristezza della situazione e il senso di colpa per ciò che aveva fatto.
Ma nonostante tutto lei sentiva di aver preso la decisione giusta, perché sapeva di non essere ancora pronta per diventare grande a tutti gli effetti e prendersi certe responsabilità sulle spalle. Aveva bisogno di seguire il suo istinto e di sbattere la testa contro il muro di fidanzati che sarebbero venuti dopo di lui, qualcuno l'avrebbe tradita, altri sarebbero stati incompatibili, altri non avrebbero avuto voglia di impegnarsi, e soprattutto di vivere periodi di "singletudine" dove sentirsi libera da ogni legame.
Probabilmente le ci sarebbero voluti anni per capire cosa voleva davvero e si augurava nel momento in cui l'avesse capito, di incontrare l'uomo della sua vita, arrivando addirittura a sposarlo!
Ma questi erano sogni di una giovane donna di 23 anni, che aveva appena preso la prima decisione importante della sua vita.
Certo lui aveva fatto di tutto per farla ricredere. Prima che lei ripartisse per l'estero le aveva consegnato una lettera. Lei l'aveva letta tutta d'un fiato, era una poesia, ed aveva pensato che fosse stupenda perché inquadrava perfettamente la loro situazione del momento, due persone che si erano amate dicendosi sempre che non si sarebbero mai lasciate, e che si incontravano quasi per caso in mezzo alla gente. Era una dichiarazione d'amore forte dove lui ammetteva che il suo sentimento non sarebbe svanito facilmente, e che in un angolo della sua mente lui avrebbe continuato ad amarla ed avrebbe cercato i suoi occhi in quelli delle altre donne. Lei si commosse di come lui avesse saputo sintetizzare la loro storia in poche righe, inserendo dei particolari importanti, le domeniche passate senza far niente, l'anello di brillanti che le aveva regalato, che diceva, avrebbe continuato a brillare ogni volta che lei gli fosse tornata in mente.
Ma il destino non giocò a favore di chi aveva fatto l'ultimo tentativo disperato. Lei pianse per una notte intera e la mattina al risveglio accese la radio e sentì questo.
Certo era la canzone del momento, ma lei non la conosceva in quanto aveva vissuto all'estero nei tre mesi precedenti. Così lui si mise l'anima in pace, sapeva che se fosse stato "sgamato" avrebbe perso tutto in un attimo, e così fu!
Durante il viaggio di ritorno lei, più rilassata, pensò al suo futuro, a quanto le sarebbe mancato quel ragazzo, e al fatto che dopo vent'anni si sarebbe ancora ricordata di lui e del suo goffo tentativo di riconquistarla.
Caro Lettore
Quella sera era un sabato, venti anni fa, sabato 26 marzo 1994, la mia vita era appena cominciata!
a presto
Nel + ci sta il -
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