Caro Lettore,
non c’è dubbio, mi
piace mangiare! Però, se è vero che la quantità di cibo che passa dal mio
piatto al mio stomaco non mi spaventa, devo ammettere di avere gusti limitati,
il che potrebbe far pensare che io sia schizzinosa, mentre in realtà il mio
atteggiamento è conseguenza di esperienze particolari della mia infanzia che
non sono riuscita a superare del tutto.
Da piccola sono
sempre stata elogiata dai miei familiari soddisfatti perché "la bambina è
di appetito e non ha mai saltato un pasto”. Ci sono alcuni aneddoti a conferma
di ciò, tipo il fatto che fossi abituata a mangiare a mezzogiorno in punto
e che diventassi una iena se non mi si presentava il piatto alla mia ora, per
cui mia madre racconta di quando non sapevo ancora parlare ma urlavo “iso
iso!!” dal seggiolone chiedendo che mi fosse dato il riso; oppure i
dispetti che mi faceva la mia bisnonna che avvicinandosi l'ora di pranzo mi
veniva a cercare dicendomi che non mi avrebbero dato da mangiare, e io
disperata che gattonavo piangendo a cercare consolazione da mia nonna.