venerdì, settembre 13

Dreams are my Reality

Caro Lettore, 

rientro dopo un periodo di pausa estiva, festeggiando il primo anno di vita del mio blog, con un post che come diceva Ezio Greggio "para-normale, ma bada ben bada ben, è normale".

La mia bisnonna paterna, Nelide, detta nonnina, perché soffriva di una sorta di nanismo e deformazione agli arti, per cui era alta poco più di un metro, era gobba e aveva le gambe completamente deformi, era una donna molto coraggiosa. Nata nel 1890, aveva vissuto due guerre mondiali, partorito e cresciuto due figli nonostante le sue difficoltà fisiche, e sposato un uomo molto più vecchio di lei, e che per lei aveva abbandonato una famiglia numerosa.
Dopo la morte del marito la nonnina era andata a vivere con mia nonna, e l'aveva aiutata a crescere due figli, mio padre e mia zia. Io l'ho conosciuta e vissuta fino alla sua morte avvenuta quando avevo 10 anni, e mi ricordo molto bene di questa personcina sempre vestita di nero, con le dita delle mani ossute e contorte, che emanava un buonissimo profumo di lavanda mista a polvere di casa, e che, seduta su una seggiolina in bagno si faceva sistemare ogni mattina i pochi capelli bianchi in una crocchia da mia nonna.